martedì 22 maggio 2012

Improvvisazione...perché? Riflessioni su un'arte meravigliosa

Prima di andare a vedere uno spettacolo di una mia amica, tanti anni or sono, non avevo idea nemmeno dell'esistenza dell'improvvisazione teatrale e di certo non avevo la percezione del mondo di attori, scuole, compagnie e pubblico che l'improvvisazione ha in tutto il mondo. Per la me di allora improvvisare aveva un significato negativo, perchè era sinonimo di mancanza di preparazione, di cose fatte "alla
cazzo di cane" (mi si perdoni il francesismo), di gente che chiede soldi per un biglietto senza avere idea di quello che farà, con una superficialità incredibile. Più mi addentravo in questa forma di teatro, più capivo che non era affatto così, che quel nome costituiva un limite all'arte e forse era la tomba semantica di un qualcosa che meritava e merita tutt'ora più spazi, più pubblico e più considerazione. Se l'improvvisazione fosse dotata di un nome come "teatro istantaneo" o simili forse avrebbe più considerazione di fronte ai neofiti totali, ma così non è e quando qualcuno all'affermazione "faccio improvvisazione teatrale" ti guarda con il naso storto, sai il perchè.
Quando si guardano i primi spettacoli di improvvisazione si resta a bocca aperta e la comune considerazione che colpisce gli spettatori è: "è tutto preparato a tavolino".
Non è così.
Tutto in scena nasce da anni di allenamento all'ascolto, alla capacità di creare qualcosa di unico partendo dalle azioni e dalle reazioni dei propri personaggi. Gli improvvisatori degni di questo nome riescono a rendere la scena un posto "sicuro", il fatto di non avere un testo scritto sul quale recitare non costituisce più paura, perchè esiste la fiducia nell'altro e la consapevolezza che ciò che si fa insieme non è un salto nel buio, ma un cammino su un sentiero sempre nuovo, sicuro ed emozionante.
Penso che chi conosce l'improvvisazione non possa fare a meno di provare a costruire con se stessi e gli altri mondi unici e straordinari, dar vita a sogni in scena, credere nelle emozioni che le storie lasciano loro. L'improvvisazione è davvero un universo affascinante a cui vale la pena concedersi, per me è diventata una filosofia di vita che mi impone di tramandare la passione e l'unicità di questa arte. Ho la fortuna di poter condurre questo processo settimanalmente insieme a persone speciali che mi stupiscono ogni qualvolta riescono a mettere in pratica la fiducia, il rispetto, l' ascolto e riescono a fare di questo incontro un' avventura unica e irripetibile. A loro un grazie speciale. A tutti voi che leggete, se non ancora improvvisatori, l'invito a non rimandare un incontro che, come a me, ha cambiato la vita. Se siete di Savona e provincia potete chiamare il numero 3474082144 e ottenere informazioni sui corsi che prenderanno il via a fine settembre/inizio ottobre. Ica

1 commento:

  1. Gli improvvisatori teatrali? Sono come nuvole cariche di energia positiva. Vagano per il cielo e quando si fermano scaricano una pioggia di emozioni istantanee. Come un repentino temporale estivo...passa veloce, rinfresca ed è già in viaggio per altre indescrivibilI mete, guidato dal vento...

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